Guerrilla marketing: insieme di tecniche di marketing non convenzionale a budget ridotto che fanno leva su creatività e sorpresa per stupire positivamente il pubblico e catturare l’attenzione dei media.

Così definito perché richiama la guerriglia, una tattica di lotta armata usata da piccole formazioni irregolari per sorprendere un esercito regolare mediante azioni rapide, incisive e inaspettate. Allo stesso modo le imprese ricorrono al guerrilla marketing per raggiungere e impressionare il pubblico, attraverso azioni veloci e inaspettate che si contrappongono alla battaglia frontale, identificata con la pubblicità e i media tradizionali.

Muove dall’assunto che le azioni di marketing tradizionale hanno una capacità limitata di informare i clienti e di persuaderli all’acquisto. Il pubblico è disperso fra infinite scelte di intrattenimento ed i media tradizionali non sono più in grado di garantire una corretta comunicazione dei messaggi pubblicitari. Il guerrilla marketing cerca di dare una risposta a questo problema ricorrendo ad azioni non convenzionali ad alto impatto emotivo e a basso costo per perseguire i tradizionali obiettivi di marketing: diffondere la conoscenza, promuovere l’immagine e favorire le vendite di determinati prodotti o servizi.

L’obiettivo principale di questa tecnica non convenzionale è dunque quello di accompagnare la diffusione di idea, messaggi, prodotti e marche attraverso azioni inattese e spiazzanti, capaci di catturare l’attenzione di un pubblico ormai saturo e annoiato dalla pubblicità tradizionale, e di innescare processi di diffusione virale, con lo scopo ultimo di amplificare il più possibile la portata della campagna pubblicitaria (in termini di visibilità), con le sole risorse a disposizione. Ottenere il massimo risultato da risorse minime è, infatti, l’obiettivo e la strategia che si prefiggono le campagne di guerrilla marketing.

Il guerrilla marketing utilizza mezzi inediti per veicolare i propri messaggi e per raggiungere il pubblico quando meno se lo aspetta. Per suscitare sorpresa nel consumatore, il messaggio viene calato nel mondo reale attraverso un’operazione di stravolgimento e reinterpretazione dell’ambiente fisico in cui il consumatore abitualmente si muove. Strade, piazze, giardini, mezzi di trasporto, elementi dell’arredo urbano come panchine, lampioni, strisce pedonali ecc. vengono modificati fisicamente per stupire e per coinvolgere il consumatore in un’originale ed immediata esperienza di marca o di prodotto. In alcuni casi, tali iniziative possono risultare meno sensazionali, ma altrettanto efficaci. Ad esempio, nel caso della distribuzione di campioni omaggio in prossimità di punti vendita dove i consumatori possono non soltanto vedere il prodotto dal vivo, ma anche provarlo per percepirne il valore. La finalità di tali iniziative è, più in generale, quella di far interagire i presenti con il brand, far vivere loro una intensa esperienza sensoriale e spronarli a trasformarsi in attivi propagatori del messaggio di marca. Il successo di una campagna di guerrilla marketing dipende, in larga misura, dalla capacità di saper costruire azioni originali e notiziabili, in grado di attivare conversazioni attorno alla marca e di innescare meccanismi di diffusione virale, generando così le premesse per una crescita esponenziale della notorietà della marca stessa; ciò grazie anche alla copertura mediatica che le iniziative di successo solitamente riescono ad ottenere.

 

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